Chi ha dovuto estrapolare i dati di produzione dalle le macchine da stampa per passarli al proprio gestionale ha provato la stessa sensazione di una mosca nella melassa. Evidentemente le case produttrici di macchine da stampa sono gelose dei sistemi di controllo di cui dotano le loro creature. Così gelose che non vogliono che nessun’altro li usi . . . a prezzi non dico modici, ma almeno ragionevoli! Purtroppo è una situazione diffusa: sistemi anche sofisticati che dialogano con i gestionali aziendali con difficoltà (tecniche o economiche che siano!).
Oltre a questa difficoltà ve ne è un’altra: confrontare mele con pere. Infatti o si utilizzano macchine di un unico fornitore, oppure si scoprirà presto che ognuno ha la propria filosofia aziendale: chi conta i prodotti e chi i giri, chi considera gli avviamenti come tempo accessorio, chi no, e così via.
Una azienda deve avere un unico metro di giudizio, con misure confrontabili, certe e uniformi, per poter prendere decisioni rapide e efficaci. Questo sia per chi deve prendere decisioni in azienda, che per chi vi lavora e deve rendere conto degli andamenti della produzione.
La nostra soluzione, la suite di programmi KD, offre questo, e altro ancora. Tramite appositi plc, studiati e prodotti da noi, vengono raccolti i segnali da ogni macchina che si vuol monitorare (in piano, rotativa, linea di punto metallico); a bordo macchina su un computer sarà possibile identificare l’equipaggio, indicare il lavoro in corso, giustificare i fermi (dopo che saranno risolti), imputare lastre, caucciù, rulli montati, leggere le manutenzioni da fare e indicare quelle eseguite.
Se parliamo di rotativa e si è scelto di gestire il magazzino bobine, ci sarà alla stazione di sbobinamento un altro computer tramite il quale leggere la bobina montata e programmare le necessità del lavoro in corso.
In ufficio (tecnico, di programmazione, amministrativo che sia) tramite il programma KD2 sarà possibile preparare i lavori da mettere in produzione, analizzare quelli già stampati, estrarre le statistiche su tutti gli aspetti della produzione, analizzare e programmare le manutenzioni, gestire il magazzino bobine, avallare i tempi inseriti, importare nel gestionale aziendale i dati così raccolti.
Un discorso a parte lo merita il monitor di produzione, che può essere usato indifferentemente all’interno o all’esterno dell’azienda (grazie alla nostra offerta cloud e ad adeguate misure di sicurezza), e che con un semplice colpo d’occhio dà lo stato delle macchine e l’andamento delle ultime dodici ore di produzione.
Abbiamo accennato poc’anzi al magazzino bobine. Vale la pena soffermarcisi, per dire che per l’identificazione delle singole bobine vengono utilizzati i codici a barra che già le cartiere stampano sull’involto, quindi non è richiesta la rietichettatura se non in casi particolari, quali etichette rovinate o materiale in conto lavoro. Sono gestite le ubicazioni (identificazione delle varie zone del magazzino in cui cercare la bobina voluta) sia interne che esterne (nostre lavorazioni presso terzi). Grazie al ClientMagazzino, un lettore di codici a barre su cui è installata una nostra applicazione, è possibile identificare le bobine nell’area aziendale, conoscerne la storia e trovare quelle dello stesso tipo.
Come si può aver capito nell’incipit di questo intervento noi non siamo gelosi dei nostri programmi – orgogliosi sì, ma non gelosi – per cui il nostro sistema può dialogare con altri e noi siamo ben disponibili a farglielo fare.